ALESSANDRO SACCHI
PRESIDENTE NAZIONALE U.M.I.
Alessandro Sacchi, Avvocato civilista, è nato a Napoli, dove vive e lavora.
E' stato negli anni '80 Segretario regionale per la Campania del Fronte Monarchico Giovanile, prima, poi Vicesegretario Nazionale.
Già Vice Presidente nazionale U.M.I., nel 2010 viene indicato dal Consiglio Nazionale come Presidente facente funzioni per supplire le funzioni di Gian Nicola Amoretti, impossibilitato ad esercitarle. Il 24 novembre 2012, durante il XII Congresso Nazionale U.M.I., viene acclamato Presidente Nazionale.
L'Unione Monarchica Italiana ha ripreso il conferimento della Medaglia della Fedeltà, l'onorificenza monarchica istituita per volontà di Re Umberto II e concessa dal Presidente dell'U.M.I. Già il 3 maggio 2014, in occasione della cerimonia per i 70 anni dell'U.M.I., il leader storico Sergio Boschiero ricevette la Medaglia d'Oro della Fedeltà (unico caso di concessione ad un vivente, le altre infatti furono date alla memoria ai dieci caduti di via Medina), e venne annunciata dal Presidente U.M.I. Alessandro Sacchi la ripresa dello storico riconoscimento che non avveniva più dalla morte del Re nel 1983. Sabato 13 dicembre 2014, in occasione della cena di gala per lo scambio d'auguri natalizi nel giorno di Santa Lucia, alla presenza di S.A.R. la Principessa Maria Gabriella di Savoia, il Presidente Sacchi ha conferito tre medaglie della fedeltà di bronzo. La piccola cerimonia, tenutasi in Roma nello splendido roof garden dell'Hotel Mediterraneo di via Cavour, è stato un toccante momento in cui l'U.M.I. ha voluto premiare chi ha dedicato decenni della propria vita alla Causa Monarchica. Gli insigniti hanno rappresentato il nord, il centro e il sud Italia, unificando simbolicamente la nostra amata Patria: Carmine Passalacqua di Alessandria, Maurizio Bettoja di Roma e Biagio Segreti di Napoli. Le medaglie di bronzo della fedeltà vengono concesse a coloro che si siano distinti per almeno dieci anni di militanza a favore della causa monarchica, mentre quelle d'argento spettano a coloro che abbiano riportato restrizioni per la Causa o che siano stati feriti in conflitto. Durante quest'ultima cerimonia sono state consegnate direttamente dalla figlia del Re, suscitando forte emozione negli insigniti. La serata si è conclusa con una deliziosa cena in quello che è uno dei più suggestivi ristoranti della capitale, il ristorante dell'Hotel Mediterraneo, con una vista che abbraccia tutta la Città eterna. Al termine dell'incontro conviviale il Presidente Sacchi ha levato i calici dedicando un brindisi all'Italia e ringraziando S.A.R. la Principessa Maria Gabriella per essere stata squisita ospite e madrina della serata. Per l'occasione l'editore dell'Annuario della Nobiltà Italiana, il dott. Andrea Borella, ha pubblicato un libretto fuori catalogo sulla storia dell'U.M.I. e della Medaglia della fedeltà, curato dallo stesso Borella e dal Consigliere nazionale Alessandro Mella, che è stato donato a tutti i partecipanti assieme ad un omaggio offerto dalla moglie del Presidente Sacchi a tutte le signore. L'incontro ha sottolineato anche l'indissolubile legame tra U.M.I. e Casa Savoia, che con la presenza di S.A.R. la Principessa Maria Gabriella è stato nuovamente riconfermato. Il Presidente Sacchi, visto il successo dell'iniziativa e le ottime impressioni raccolte dagli ospiti e dalla stessa Principessa, ha deciso che il 13 dicembre diverrà un appuntamento fisso dell'U.M.I. per lo scambio di auguri, pensando già all'edizione del 2015.
Si è riunito, nel pomeriggio di sabato 13 marzo 2010 presso la sala conferenze di via Fracassini in Roma, il Consiglio nazionale dell'U.M.I.
Tutta l'Italia è stata rappresentata dai delegati, convocati da ogni regione.
Dopo le relazioni del Presidente nazionale Gian Nicola Amoretti e del Segretario nazionale Sergio Boschiero, ha avuto luogo un ampio dibattito.
Il Consiglio, durato fino alla prima serata, è stato un interessante spazio di confronto che ha portato all'approvazione del seguente ordine del giorno:
“Il Consiglio Nazionale dell'U.M.I., riunitosi in Roma il 13 Marzo 2010, dopo ampio e vivace dibattito, approva all'unanimità le relazioni svolte dal Presidente nazionale Amoretti e dal Segretario nazionale Boschiero, invita tutti i monarchici a mobilitarsi su tutto il territorio nazionale per celebrare degnamente il 150° anniversario della proclamazione del Regno d'Italia e translare nel Pantheon di Roma, in questa solenne ricorrenza, le spoglie dei Sovrani ancora tumulate all'estero.
Rivolge un deferente saluto ai Principi Amedeo, Aimone e Umberto di Savoia-Aosta e fa voti perché, sull'esempio del Re Umberto II, vogliano con pari generosità svolgere fra gli Italiani il ruolo che la storia ha Loro assegnato.”
L'intervento del Presidente nazionale Gian Nicola Amoretti
La sala conferenze di via Fracassini
da sin: la Sig.ra Italia, il Coordinatore del Club Reale "Savoia" di Corato Oronzo Cassa, il Coordinatore dell'U.M.I. di Messina Dott. Nobilia, il Presidente del Fronte Monarchico Giovanile Amedeo de Dominicis
L'intervento del Segretario nazionale Sergio Boschiero
Il Coordinatore dell'U.M.I. di Ascoli Piceno Conte Angelo Squarti Perla, il Coordinatore dell'U.M.I. di Torino Edoardo Pezzoni Mauri e il Coordinatore dell'U.M.I. di Novara Alessandro Pezzana
La relazione del Vice segretario nazionale Francesco Atanasio
Il saluto del Conte Jacopo Guicciardini, neo Coordinatore regionale U.M.I. per la Toscana
La relazione del responsabile internet Davide Colombo
Il Presidente regionale dell'U.M.I. della Puglia Comm. Giuseppe Interesse
Il Coordinatore dell'U.M.I. di Palermo Franco D'Appolito
Il saluto del Vice presidente del Circolo REX Ing. Domenico Giglio
L'applauditissimo intervento del Vice presidente nazionale U.M.I. Alessandro Sacchi
L'intervento dell'Ispettore internazionale U.M.I. Domenico Annoscia
L'accoratissimo saluto portato dal Segretario generale dell'Associazione Amici del Montenegro Maria Satta
Francesco Atanasio legge il verbale che l'Assemblea approverà all'unanimità
Roma - Nella mattinata di sabato 8 novembre 2014, la centrale piazza Santi Apostoli, luogo simbolico tra il Quirinale e l’Altare della Patria, è stata colorata da centinaia di tricolori con lo stemma sabaudo portati in piazza dell’Unione Monarchica Italiana. I monarchici hanno organizzato un comizio per chiedere l’abrogazione dell’articolo 139 della Costituzione che limita la sovranità popolare, imponendo una repubblica eterna. Era dal 1983, anno della scomparsa del Re Umberto II, che l'U.M.I. non organizzava una grande manifestazione di piazza e dai tempi del Fronte Monarchico Giovanile guidato da Sergio Boschiero, che così tante bandiere non si vedevano all'aperto. La mattinata, intanto che la piazza si riempiva, si è aperta con l'esecuzione di una selezione delle musiche più patriottiche di Giuseppe Verdi: da La battaglia di Legnano ai Vespri Siciliani, dal Nabucco all'Ernani. La Campana di San Giusto e la Leggenda del Piave hanno aperto la manifestazione, seguiti da Fratelli d'Italia e dalla Marcia Reale. Il Segretario nazionale U.M.I. Davide Colombo, primo ad intervenire, ha indicato nella manifestazione il punto di svolta per il monarchismo italiano che non si può più permettere di rimanere chiuso tra quattro mura ma deve tornare tra la gente e con la gente. Colombo ha focalizzato l'attenzione sulla crisi della repubblica e sulle ipocrisie sulle quali si basa. Il Sen. Giuseppe Basini, membro del Consiglio di Presidenza U.M.I., ha ricordato il ruolo storico che la Monarchia ebbe nel primo conflitto mondiale, a cento anni dall'evento, soffermandosi sul ruolo avuto dal Re Vittorio Emanuele III durante il convegno di Peschiera, in cui impose di resistere sulla linea del Piave. La conclusione del comizio è spettata al Presidente nazionale U.M.I. Avv. Alessandro Sacchi che ha contestato l’articolo 139, analizzando le contraddizioni della repubblica, ed ha esortato i monarchici a non demordere sull'affermare i propri valori. Sacchi ha anche mandato un chiaro messaggio alla politica: non saremo più disposti a fungere da serbatoio di voti ma ci impegneremo a votare chi concretamente si impegnerà per l'abrogazione dell'articolo 139. La mattinata si è conclusa con uno sfolgorante sventolio di bandiere sulle note della Leggenda del Piave. All'evento hanno presenziato tra il pubblico anche il vicepresidente del Senato, sen. Maurizio Gasparri e l'On. Adolfo Urso. Il Sottosegretario alla Giustizia, Dott. Cosimo Ferri, ha fatto giungere un messaggio di saluto ed il Presidente della Consulta dei Senatori del Regno, il Prof. Aldo Alessandro Mola, ha dato l'adesione dell'Istituzione che rappresenta all'evento. Presenti tra gli altri il Presidente del Circolo REX Ing. Domenico Giglio e il Delegato delle Guardie d'Onore di Roma Col. Paolo Caruso con numerose guardie. Tanti i monarchici giunti a Roma da tutta Italia. Sono stato organizzati anche dei pullman da Napoli, da Pescara, da Bari e da Avellino. Moltissimi i giovani del Fronte Monarchico Giovanile che hanno tenuto alte le bandiere del Regno. Piazza Santi Apostoli si è dimostrata un punto di partenza per quella che deve essere la campagna monarchica in questo periodo di profonda crisi repubblicana: l'orgoglio di mostrare la nostra bandiera e di affermare le nostre ragioni.
Asti, 13 giugno 2010 – Con una giornata ricca di appuntamenti si è dato ufficialmente il via alle attività dell’U.M.I. della splendida cittadina piemontese. Ospite d’eccezione il Segretario nazionale Sergio Boschiero che ha potuto ammirare lo splendido lavoro svolto dalla squadra dei monarchici astigiani, coordinati da Giovanni Triberti. Nella prestigiosa aula consigliare del Palazzo della Provincia si è tenuto un incontro sul tema “I 150 anni della proclamazione del Regno d’Italia e dell’unità nazionale” che ha avuto una duplice funzione: iniziare ufficialmente la lunga serie di manifestazioni organizzate dall’Unione Monarchica Italiana per commemorare quanto avvenne il 17 marzo 1861, con la proclamazione di Vittorio Emanuele II come Re d’Italia, e la prima uscita pubblica della nuova U.M.I. di Asti, presieduta da Stella Blasco.
I lavori del convegno sono stati aperti da Giovanni Triberti, delegato provinciale delle Guardie d’Onore, nonché imprescindibile punto di riferimento per i monarchici astigiani, che ha fatto gli onori di casa ringraziando gli amici e le Autorità civili, militari e religiose presenti e presentando l’U.M.I.
E’ stato letto un messaggio di adesione alla manifestazione di S.A.R. la Principessa Mafalda d’Assia, la cui nonna, figlia del Re Vittorio Emanuele III, ha perso la vita nel campo di concentramento di Buchenwald.
Dopo il messaggio della Principessa, è stata letta una lettera del Presidente dell’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon, Capitano di Vascello Ugo d’Atri, in cui venivano formulati i più accorati auguri per la riuscita della manifestazione. Ha preso quindi la parola il primo relatore del convegno, il Presidente dell’U.M.I. di Asti Stella Blasco, la quale, con una splendida e sentita relazione, ha ricordato le tre figure chiave del Risorgimento italiano, ovvero il Padre della Patria, Camillo Benso di Cavour e Giuseppe Garibaldi. Blasco, prendendo spunto dal messaggio giunto, ha poi voluto ricordare la figura di S.A.R. la Principessa Mafalda di Savoia, soffermandosi sulla forza e sulla dignità sempre tenuta anche durante il drammatico e fatale periodo trascorso nel campo di concentramento.
Al termine di questo commovente momento ha preso la parola il Segretario nazionale U.M.I. il quale, con la brillante oratoria che lo contraddistingue, ha analizzato il fondamentale ruolo e gli indiscutibili meriti avuti dai Sovrani nell’ottica dei 150 anni di unità. Boschiero ha parlato a lungo di Carlo Alberto che, seppure Re di Sardegna e non d’Italia, ha gettato le basi per quello che sarebbe stato lo Stato unitario. Particolarmente toccante è stato quando, guardando l’orologio, ha ricordato che esattamente 64 anni prima, il 13 giugno 1946, Re Umberto lasciava il patrio suolo per un esilio che dura tutt’ora, perfino dopo la morte. Il leader storico dei monarchici italiani ha concluso l’intervento auspicando, come gesto di pacificazione nazionale, la sepoltura di tutti i Sovrani nel Pantheon di Roma e inneggiando all’unità d’Italia.
Al termine dell’applauditissimo intervento di Sergio Boschiero, il vice delegato delle Guardie d’Onore Giancarlo Bussi, ha ricordato il Re Umberto II, prendendo spunto da un racconto di Giovannino Guareschi.
Ambrogio Roera, segretario di S.A.R. la Principessa Mafalda d’Assia, ha consegnato il Premio “Principessa Mafalda di Savoia” al medico Paola Nobbiolo, per essersi distinta in ambito lavorativo, dimostrando rare doti di umanità e di professionalità.
La professoressa Luciana Lisso ha concluso le relazioni offrendo molti spunti di riflessione, grazie ad una lettera del giornalista e storico Domenico Bussi, su quale sia la vera identità del nostro Paese.
In conclusione ci sono stati i saluti di Federico Bollito, Segretario dell’U.M.I. di Asti e delle autorità, con fascia tricolore, presenti.
La giornata è poi proseguita con un corteo che, dal Palazzo della Provincia, ha portato al monumento raffigurante Vittorio Emanuele II, collocato nei giardini pubblici, una corona d’alloro. Al termine di questa breve cerimonia, che ha suscitato l’interesse e l’approvazione degli astigiani che vi hanno assistito, i monarchici si sono ritrovati per una Santa Messa nella Chiesa di Santa Maria Nuov, officiata da Don Luigi Binello, in Memoria dei Defunti di Casa Savoia e dei Caduti per l'unità d'Italia.
A conclusione della giornata si è tenuto un incontro conviviale durante il quale è stato donato a Boschiero un trofeo a ricordo dell’importante giornata.
Quella di Asti, oltre ad essere stata una manifestazione patriottico-risorgimentale di primaria importanza, ha dimostrato anche quanto sia importante e fattiva la collaborazione fra le realtà monarchiche, unite dalla comunanza di quei valori risorgimentali che sono la base della nostra storia nazionale.
Oltre ai rappresentanti dell’U.M.I. di Torino, Novara, Alessandria, Varese e Roma, erano presenti anche numerosissime Guardie d’Onore di Asti, Cuneo e Savona.