Parola di Re
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L'UMI è istituita per raccogliere e guidare tutti i monarchici, senza esclusioni, al fine di ricomporre in sè quella concordia discors che è una delle ragioni d'essere della Monarchia e condizione di ogni progresso politico e sociale. Suo compito non è la partecipazione diretta alla lotta politica dei partiti, ma la affermazione e la difesa degli ideali supremi di Patria e libertà, che la mia casa rappresenta.
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Comunicato stampa per le elezioni politiche 2018.
L’Unione Monarchica Italiana,
nel prendere atto delle inconcludenti e fumose trattative intercorse con i rappresentanti dei soggetti politici in lizza per le elezioni del 4 marzo 2018;
riaffermando la vergognosa anomalia giuridica insita nell’Art. 139 della Costituzione - figlio di una stagione di calcoli e compromessi ben lungi dall’essere conclusa - e parimenti ribadendo che l’abrogazione del suddetto Articolo rimane un atto necessario alla pienezza della sovranità popolare, tanto sbandierata ma da nessuno applicata fino in fondo;
ritenendo che ciascuna generazione abbia il diritto di darsi le Istituzioni che ritiene, e nell’oggettiva impossibilità di trovare per proprie istanze libertarie un riscontro serio e credibile, al di là di sterili promesse verbali ai quali non seguono prese di posizione pubbliche e trasparenti, o di furbeschi ammiccamenti destinati ad essere puntualmente disattesi nella stagione del dopo-voto;
nel rispetto delle scelte che ciascuno ha il diritto di compiere liberamente, avendo quale ultimo arbitro la propria coscienza,
INVITA i propri iscritti e simpatizzanti a praticare l’astensione dal voto.
Nell’amarezza dell’ora presente facciamo nostre le parole ispirate del Grande Bardo Shakespeare: “Accada quel che deve accadere, i giorni cattivi passano come tutti gli altri”.
Il 5 marzo 2018 ci troverà ancora una volta al nostro posto con l’entusiasmo, la serietà, l’abnegazione che ci caratterizzano. Disponibili ancora e sempre - ma solo con chi vorrà crederci e metterci la faccia - a partecipare all’auspicato nuovo Risorgimento Nazionale.
Viva l’Italia!
Roma, 08.02.2018
Il Presidente Nazionale
Avv. Alessandro Sacchi
Il giorno della Memoria.
di Giuseppe Borgioli
Come ogni anno fiumi di parole e di discorsi ufficiali inondano la nostra cronaca.
Per lo più si tratta di commemorazioni d’ufficio, della stanca retorica, e le immagini a cui i nostri occhi si sono abituati.
Per non dimenticare nulla per rendere un concreto omaggio alla vera memoria, dobbiamo assumerci un impegno per il futuro.
L’impegno di rispettare e dare voce a qualsiasi minoranza, come era lo spirito dello Statuto Albertino, che soltanto ideologie, che non avevano nulla a che fare con la Monarchia e con la nostra Tradizione snaturarono e misero in disparte.
Chi si richiama alla Tradizione e al Re guarda al passato non come qualcosa di morto ma alla parte viva della nostra storia che ci aiuta ad affrontare le sfide del futuro.
Difronte ad episodi di violenza che ci lasciano sgomenti e perplessi che hanno occupato le pagine dei giornali, bisogna guardare alle radici di questi comportamenti per fare crescere nuove piante e nuova vita.
Affinché le parole non siano semplice celebrazione dobbiamo guardare ai problemi che ancora sono vivi e ci esortano a ricordare.
PASSIONE CIVILE.
Napoli è una città martoriata e cara al nostro cuore che ogni tanto viene alla ribalta della cronaca per fatti e misfatti che non fanno onore a questa generosa popolazione.
Si direbbe che – oltre ai governi – anche televisioni e giornali si accaniscono contro di lei, quasi fosse una sorta di tardiva vendetta per quello che ha rappresentato e rappresenta nella vita politica nazionale.
In questi giorni è la volta delle bende armate di ragazzi che si accoltellano fra di loro e colpiscono altri ragazzi inermi e estranei, senza alcuna apparente ragione.
Non è solo Napoli: Il fenomeno si ritrova nelle grandi città di tutto il mondo.
Nel caso di Napoli la sofferenza è maggiore perché coinvolge ragazzi e giovani che la mancanza di scuola e di lavoro, in altre parole la mancanza di futuro, getta sulla strada, costretti a inventarsi un orrendo surrogato della passione civile che non c’e’.
Passione civile che non mancava a quei giovani napoletani che l’11 giugno del 1946 furono uccisi in Via Medina, ricordiamoli: Isa Cavalieri, Vincenzo Di Guida, Michele Pappalardo, Francesco D’Azzo, Guido Beninato, Felice Chirico, Mario Fioretti. La loro passione civile era il Re e l’ingiustizia patita del referendum.
Non mi risulta ( ma sarei felice di essere smentito) che nessuna autorità ufficiale repubblicana, se pur in nome della tanto sbandierata riconciliazione, abbia riconosciuto il significato morale e civila di questi morti.
Anche questa pagina fa parte delle storia e della vita di Napoli.
S.A.R. il Principe Aimone di Savoia è stato insignito dell'Ordine dell'Amicizia.
Il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, ha conferito a S.A.R. Il Principe Aimone di Savoia l’Ordine dell’Amicizia.
L’alto riconoscimento è stato conferito a S.A.R. “ per il contributo alla realizzazione di progetti congiunti di alto livello tra Italia e Russia e per l’attrazione degli investimenti nella Federazione Russa”.
L’Ordine è stato istituto nel 1994 ed è conferito una volta l’anno per cittadini russi e stranieri.
Tra le personalità che hanno ricevuto tale onorificenza ricordiamo: il Principe Michele di Kent, il Maestro Riccardo Muti, l’Amb.Cesare Regaglini, il Dott. Rosario Alessandrello e il Dott. Paolo Scaroni.
S.A.R. Il Principe Aimone di Savoia e il Presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin.