Parola di Re
L'UMI è istituita per raccogliere e guidare tutti i monarchici, senza esclusioni, al fine di ricomporre in sè quella concordia discors che è una delle ragioni d'essere della Monarchia e condizione di ogni progresso politico e sociale. Suo compito non è la partecipazione diretta alla lotta politica dei partiti, ma la affermazione e la difesa degli ideali supremi di Patria e libertà, che la mia casa rappresenta.
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Comunicato stampa del 18 dicembre 2019
Il bilancio dello stato approvato senza discussione parlamentare
L’esame da parte del Parlamento della legge di approvazione del bilancio di previsione dello Stato per il 2020, documento politico programmatico fondamentale per l’azione di governo, destinato ad individuare gli obiettivi di politica economica, denota un preoccupante degrado delle istituzioni rappresentative, essendo stato impedito in Senato un adeguato approfondimento delle voci di spesa e di entrata del documento il quale, in occasione della prossima approvazione da parte della Camera dei deputati, non potrà essere oggetto di ulteriori approfondimenti ed emendamenti.
L’Unione Monarchica Italiana esprime viva preoccupazione per gli effetti che sulla democrazia rappresentativa derivano inevitabilmente dalle limitazioni del ruolo dei componenti delle assemblee parlamentari in occasione dell’approvazione della più importante delle leggi di uno Stato democratico, nel quale sono indicate le risorse destinate alle politiche pubbliche nei vari settori di interesse per i cittadini.
La compressione dei poteri del Parlamento è un segnale negativo che deve fortemente preoccupare i cittadini in quanto trasferisce poteri decisionali fondamentali dalle Camere ai partiti ed al governo senza alcun controllo effettivo da parte dei rappresentanti del popolo sovrano.
Roma,18.12.2019
Il Presidente Nazionale
Avv. Alessandro Sacchi
Comunicato stampa del 16 dicembre 2019
Alla ricerca di una legge elettorale che valorizzi il ruolo del cittadino
È allo studio dei partiti una nuova legge elettorale, come ad ogni fine di legislatura, alla ricerca di quella che favorisca l’attuale maggioranza. Nessuna preoccupazione per l’elettore al quale ormai da tempo si nega un effettivo diritto di scelta. Eppure a Londra, a distanza di poche ore dal termine degli scrutini, si è formato un nuovo governo sostenuto da parlamentari eletti in collegi uninominali nei quali si instaura un rapporto diretto e forte tra elettore ed eletto. Va avanti da anni questo sistema elettorale che fa del Regno Unito la culla della democrazia, seleziona la classe dirigente e garantisce la governabilità.
L’Unione Monarchica Italiana ritiene che sia necessario restituire lo scettro al popolo attraverso l’adozione di una legge elettorale basata prevalentemente su collegi uninominali, costituzionalizzata e non modificabile secondo gli interessi della maggioranza del momento, perché è nelle urne che si realizza effettivamente quella democrazia rappresentativa nata con lo Statuto Albertino, di fatto negata dalle leggi succedutesi negli ultimi anni che allontanano sempre più i cittadini dai seggi elettorali.
Roma,16.12.2019
Il Presidente Nazionale
Avv. Alessandro Sacchi
L'opinione di Giuseppe Borgioli
La moglie di Cesare e la casa di Renzi
di Giuseppe Borgioli
Pompea fu la moglie ripudiata da Cesare in circostanze che sono divenute proverbiali. Fu riferito a Cesare che Pompea approfittando della sua assenza lo aveva tradito. Si dice che lui non abbia aspettato le prove e l’abbia subito allontanata perché – sostenne – che “sulla moglie di Cesare non doveva gravare nemmeno il sospetto”. È un modo per dire che un uomo pubblico deve attenersi ad un comportamento privato cristallino. Anche se non commette reati perseguiti dal codice penale, chi è investito di una carica pubblica non deve essere sfiorato dal sospetto. Come recita persino la costituzione repubblicana, le carche pubbliche vanno esercitate con disciplina e onore. La casa legittimamente acquistata da Matteo Renzi non ha nulla di penalmente rilevante. Qualsiasi cittadino se deve acquistare una casa ed è sprovvisto di liquidità ricorre a un amico. Se poi, come nel caso di Renzi, restituisce il denaro tutta l’operazione ha il crisma della normalità. È pur vero che nel caso di Renzi l’amico benefattore era stato nominato alla cassa depositi e prestiti, ma fra i due episodi non c’è un rapporto di causa -effetto. Faccio uno sforzo e capisco che intorno al nome dell’uomo politico fiorentino, alla sua famiglia e a tutte le faccende che lo riguardano ci sia un interesse morboso della stampa e dell’informazione. La casa di Renzi fa notizia e tutto può servire a far crescere lo sconforto della gente. Questo malcostume giornalistico un tempo si concentrava sulla vita personale dei Membri delle Case Reali. Oggi, si direbbe, è la volta dei politici. La chiamano gogna mediatica e non c’è alcun espediente legislativo che la possa impedire. Ma c’è qualcosa di più. Renzi ha fondato un partito, Italia viva, che nei sondaggi non promette bene, oscilla dal 3 al 5%. Quando, prima o poi, si andrà a votare Italia viva per risultare visibile avrà bisogno di una legge elettorale proporzionale che non penalizzi la frammentazione. Questo concorso di circostanze avverse rende Renzi particolarmente vulnerabile. Ha un solo colpo in canna: essere determinante per la tenuta in vita del governo Conti bis. Non è una predizione difficile che col nuovo anno, dopo l’approvazione della legge finanziaria, ne vedremo delle belle. Purtroppo il panorama politico repubblicano è affollato di leaders politici attenti al proprio destino elettorale che hanno difficoltà a comportarsi come uomini di stato. Ai nostri uomini politici potrebbe essere di insegnamento quanto à accaduto nel Regno Unito con la Brexit dove un uomo politico. a detta di molti osservatori che lo conoscono e non lo stimano, ha saputo assecondare le aspettative del popolo ed è stato premiato dall’elettorato. Forse aveva ragione Benito Mussolini – mi dispiace riconoscerlo – quando asseriva che la democrazia è un sistema senza Re, dove tutti si credono Re. Qui ha origine l’anarchia intesa come caos, e quindi la tirannide.
Comunicato stampa di venerdì 6 dicembre 2019
A proposito del Fondo salva Stati (MES, meccanismo europeo di stabilità)
Le polemiche che in questi giorni scuotono il mondo politico sull’approvazione del Fondo salva Stati (cioè il meccanismo europeo di stabilità - MES) preoccupano molto i monarchici italiani perché, al di là del merito della disciplina del fondo, sul quale l’Unione Monarchica non esprime valutazioni, dimostra che il Parlamento è stato confinato in un ruolo marginale, essendo stato tenuto fuori da decisioni comunque importanti per l’Italia e gli italiani. I monarchici italiani, gelosi custodi della democrazia rappresentativa, che ha la sua genesi nello Statuto del Regno d’Italia, recepita dalla vigente Costituzione, richiamano l’attenzione delle forze politiche autenticamente democratiche sulla necessità di mantenere integro il ruolo delle Camere del Parlamento alle quali spetta definire l’indirizzo politico che il Governo ha il dovere di seguire.
Roma, 06.12.2019
Il Presidente Nazionale
Avv. Alessandro Sacchi