Oggi, 09 giugno 2021, il Presidente Nazionale dell’U.M.I., Avv. Alessandro Sacchi, ha nominato Daniele Petrini, Dottore in Ottica e Optometria presso l’Università degli Studi Roma Tre, Commissario per il Lazio dell’Associazione e Francesca Stajano, dottoressa in giurisprudenza, artista, Commissario cittadino per la Capitale dell’Unione Monarchica Italiana.

Ai nuovi Dirigenti i migliori auguri di buon lavoro dall’Associazione

Il Dott. Daniele Petrini 

la Dott.ssa Francesca Stajano 

 

Mercoledì 9 giugno 2021, il Presidente Nazionale dell’U.M.I., Avv. Alessandro Sacchi, ha conferito all’Avv. Gustavo Pansini, Professore Emerito di Diritto processuale penale all’Università di Tor Vergata di Roma, già Presidente dell’Unione delle Camere Penali, illustre giurista partenopeo, la Medaglia della Fedeltà d’Argento dell’Unione Monarchica Italiana

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Il Presidente Nazionale dell'Unione Monarchica Italiana, Avv. Alessandro Sacchi, con il Prof.Avv. Gustavo Pansini

 

 

Desidero ringraziare quanti, con difficoltà dovute alle limitazioni imposte dalle norme anti COVID, sono riusciti a partecipare all'ultimo saluto al Principe Amedeo. Un grato pensiero va, inoltre, ai ragazzi del Fronte Monarchico Giovanile, che hanno organizzato, con pochi mezzi tecnici ed in poche ore, le dirette Facebook e YouTube, consentendo a tutti di seguire a distanza il commiato dall'Augusto Principe.

Le Istituzioni non muoiono, ci è stato insegnato.

L'Unione Monarchica Italiana rinnova il suo giuramento di fedeltà alla Casa, rappresentata dal Principe Aimone, Duca di Savoia e d'Aosta, ed ai Suoi Reali Successori.

Roma, 5 giugno 2021

Il Presidente Nazionale

Alessandro Sacchi

 

Si sono tenute venerdì 4 giugno 2021 nella sua città natale, Firenze, le esequie di S.A.R. il Principe Amedeo, Duca di Savoia e Duca d’Aosta. La millenaria Basilica di San Miniato al Monte ha fatto da scenario all’ultimo commosso saluto di parenti ed esponenti dell’aristocrazia internazionale, amici, personalità del mondo pubblico e privato, ma soprattutto di italiani, a testimonianza del grande rispetto e affetto nei confronti del defunto Principe e Capo della Real Casa. Il feretro, avvolto nel tricolore con le insegne sabaude, il collare della Santissima Annunziata e un cuscino di rose bianche a formare il nodo Savoia, tra i più antichi simboli del Casato, è stato atteso dalla Marina Militare di cui fu ufficiale e il cui cappello e sciabola d’ordinanza hanno accompagnato la salma durante il corso della funzione. La messa con canti della missa pro defunctis, officiata da padre Bernardo Gianni, si è conclusa con la commossa lettura del conte Jacopo Guicciardini della Preghiera del Marinaio, seguita dalle note della Ciaccona di Bach, suonate dal violinista inglese Charlie Siem. Il corteo funebre, aperto da S.A.R. il Principe Umberto, ha accompagnato l’uscita della bara sul sagrato della chiesa dove, alla voce unanime di “Viva il Re!”, il Presidente dell’Unione Monarchica Italiana, avv. Alessandro Sacchi, ha ricordato il Principe Amedeo come un “grande italiano e una grande risorsa per l’Italia. Sarebbe stato uno splendido Capo di Stato, aveva sempre una risposta lucida, ponderata e saggia, ma soprattutto sapeva ascoltare. Ci mancherà molto”. L’UMI, parte attiva nell’organizzazione e coordinamento dei funerali del defunto Capo della Real Casa, ha trasmesso la diretta delle esequie per consentire a quanti non potessero partecipare a causa delle restrizioni previste dai protocolli per il contenimento della pandemia (codiv-19) di assistere alla commemorazione, registrando oltre 15.000 visualizzazioni. Segno, questo, del grande rispetto degli italiani verso il Principe e del costante interesse verso l’istituto monarchico, uno dei “tanti piccoli segnali del legame che può tenere uniti i cittadini che si riconoscono in un simbolo più che in una persona. Il Principe Amedeo, come Capo della Casa Reale, era il riferimento di tanti che immaginano che al vertice di una democrazia parlamentare ci debba essere un arbitro terzo ed imparziale”.

 Il feretro di S.A.R. il Principe Amedeo di Savoia, Capo della Real Casa di Savoia

L'interno della Basilica di San Miniato al Monte ( Firenze)

da sx: l'Avv. Alessandro Sacchi, Presidente Nazionale dell'Unione Monarchica Italiana, l'Ing. Daniela Scala Sacchi, l'Avv. Edoardo Pezzoni Mauri, Vicepresidente Nazionale dell'Unione Monarchica Italiana, e il Capitano di Vascello Dott. Ugo d'Atri, Presidente dell'Istituto Nazionale per la Guardia d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon

S.A.R. la Principessa Silvia di Savoia, vedova di S. A.R. il Principe Amedeo di Savoia, e alle spalle S.A.R. il Principe Aimone di Savoia, Duca di Savoia e Duca d'Aosta, Capo della Real Casa di Savoia 

S.A.R. il Principe Umberto di Savoia, Principe di Piemonte, con il Collare della Santissima Annunziata di S.A.R. il Principe Amedeo di Savoia

da sx: S.A.R.la Principessa Olga di Savoia, Duchessa di Savoia e Duchessa d'Aosta, S.A.R.la Principessa Isabella  di Savoia Aosta e S.A.R.il Principe Aimone di Savoia, Capo della Real Casa di Savoia

S.A.R. il Principe Aimone di Savoia, Duca di Savoia e Duca d'Aosta, Capo della Real Casa di Savoia

Le Bandiere del Regno d'Italia sulla scalinata della Basilica di San Miniato al Monte ( Firenze) coordinate dal Prof. Barardo Tassoni, Vicesegretario Nazionale dell'Unione Monarchica Italiana

di Giuseppe Basini

Altezza Reale, ho avuto la fortuna e il privilegio di conoscerLa  in questa vita terrena e di godere della Sua stima, che per me è stato il più ambito dei riconoscimenti,  perché Lei, in tutto degno di S.M. il Re Umberto II, ha  onorato la Sua Casa e la nostra Patria come pochi hanno saputo.   L’ha fatto mantenendo sempre alto il prestigio della Corona, in Italia e all’estero, l’ha fatto illustrando il nostro Paese al meglio delle sue millenarie tradizioni, che il Risorgimento Nazionale seppe rifondere assieme, l’ha fatto -col consenso di S.M. il Re Umberto- giurando fedeltà alla Repubblica, pur di poter servire la Patria in marina. La commozione che oggi, indipendentemente dalla questione istituzionale, prende tutti gli Italiani consapevoli di essere tali, mi spinge a ricordare le tante occasioni d’incontro con Lei, in celebrazioni ufficiali o in incontri con le persone più vicine, a cui ha sempre riservato un’attenzione vera, spontanea e curiosa degli altri. Di tutti gli altri.  Oggi che prende commiato per entrare nell’albo d’oro della storia di Casa Savoia, è tutta la vicenda nazionale che mi torna in mente, così legata alla dinastia da esserne indistinguibile.  Una storia che ha vissuto la mia famiglia e hanno vissuto tutti gli Italiani.  Altezza Reale, volevo semplicemente ricordarLa, perché ne sentivo il dovere e perché ne avevo il più grande desiderio, poi il mio scritto ha preso, quasi autonomamente, la forma di una lettera a Lei indirizzata, perché Lei resterà sempre con noi, nelle nostre coscienze, nei nostri pensieri e nelle nostre azioni. Viva l’Italia !