Colpevoli ritardi nella gestione dell’emergenza da coronavirus

Ancora un decreto legge, con nuove regole, “più stringenti”, secondo il Presidente del Consiglio, che contribuisce ad aggravare quel groviglio di norme, effetto di una navigazione “a vista” che procede su sollecitazione di regioni, enti locali e, da ultimo, delle rappresentanze degli imprenditori e dei lavoratori. È evidente, fin dall’inizio, che il Governo non ha saputo prevedere gli effetti della “dichiarazione di emergenza internazionale di salute pubblica per il coronavirus (PHEIC)” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità comunicata fin dal 30 gennaio. E se il Consiglio dei ministri in data 31 gennaio ha deliberato “stato di emergenza nazionale” tuttavia ha atteso il 22 febbraio per adottare il primo decreto legge, al quale ne sono seguiti ben cinque ed una serie di disposizioni di attuazione. Evidente il colpevole ritardo, dimostrazione della inadeguata percezione delle dimensioni dell’epidemia e delle modalità di intervento, resa palese perfino dalla mancanza dei più elementari presidi per il personale sanitario, come le note mascherine, per l’acquisto delle quali l’Unione Monarchica Italiana suggerisce di ricorrere in via immediata a disponibilità che possono essere assicurate da una consistente riduzione del montepremi dell’Enalotto.

L’Unione Monarchica Italiana invita le forze politiche a dare dimostrazione di senso dello Stato, attuando un confronto permanente e serrato, anche critico, nelle sedi istituzionali, in primo luogo in Parlamento espressione della democrazia rappresentativa.

Roma,25.03.2020

Il Presidente Nazionale

Avv. Alessandro Sacchi