Si sono tenute venerdì 4 giugno 2021 nella sua città natale, Firenze, le esequie di S.A.R. il Principe Amedeo, Duca di Savoia e Duca d’Aosta. La millenaria Basilica di San Miniato al Monte ha fatto da scenario all’ultimo commosso saluto di parenti ed esponenti dell’aristocrazia internazionale, amici, personalità del mondo pubblico e privato, ma soprattutto di italiani, a testimonianza del grande rispetto e affetto nei confronti del defunto Principe e Capo della Real Casa. Il feretro, avvolto nel tricolore con le insegne sabaude, il collare della Santissima Annunziata e un cuscino di rose bianche a formare il nodo Savoia, tra i più antichi simboli del Casato, è stato atteso dalla Marina Militare di cui fu ufficiale e il cui cappello e sciabola d’ordinanza hanno accompagnato la salma durante il corso della funzione. La messa con canti della missa pro defunctis, officiata da padre Bernardo Gianni, si è conclusa con la commossa lettura del conte Jacopo Guicciardini della Preghiera del Marinaio, seguita dalle note della Ciaccona di Bach, suonate dal violinista inglese Charlie Siem. Il corteo funebre, aperto da S.A.R. il Principe Umberto, ha accompagnato l’uscita della bara sul sagrato della chiesa dove, alla voce unanime di “Viva il Re!”, il Presidente dell’Unione Monarchica Italiana, avv. Alessandro Sacchi, ha ricordato il Principe Amedeo come un “grande italiano e una grande risorsa per l’Italia. Sarebbe stato uno splendido Capo di Stato, aveva sempre una risposta lucida, ponderata e saggia, ma soprattutto sapeva ascoltare. Ci mancherà molto”. L’UMI, parte attiva nell’organizzazione e coordinamento dei funerali del defunto Capo della Real Casa, ha trasmesso la diretta delle esequie per consentire a quanti non potessero partecipare a causa delle restrizioni previste dai protocolli per il contenimento della pandemia (codiv-19) di assistere alla commemorazione, registrando oltre 15.000 visualizzazioni. Segno, questo, del grande rispetto degli italiani verso il Principe e del costante interesse verso l’istituto monarchico, uno dei “tanti piccoli segnali del legame che può tenere uniti i cittadini che si riconoscono in un simbolo più che in una persona. Il Principe Amedeo, come Capo della Casa Reale, era il riferimento di tanti che immaginano che al vertice di una democrazia parlamentare ci debba essere un arbitro terzo ed imparziale”.

 Il feretro di S.A.R. il Principe Amedeo di Savoia, Capo della Real Casa di Savoia

L'interno della Basilica di San Miniato al Monte ( Firenze)

da sx: l'Avv. Alessandro Sacchi, Presidente Nazionale dell'Unione Monarchica Italiana, l'Ing. Daniela Scala Sacchi, l'Avv. Edoardo Pezzoni Mauri, Vicepresidente Nazionale dell'Unione Monarchica Italiana, e il Capitano di Vascello Dott. Ugo d'Atri, Presidente dell'Istituto Nazionale per la Guardia d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon

S.A.R. la Principessa Silvia di Savoia, vedova di S. A.R. il Principe Amedeo di Savoia, e alle spalle S.A.R. il Principe Aimone di Savoia, Duca di Savoia e Duca d'Aosta, Capo della Real Casa di Savoia 

S.A.R. il Principe Umberto di Savoia, Principe di Piemonte, con il Collare della Santissima Annunziata di S.A.R. il Principe Amedeo di Savoia

da sx: S.A.R.la Principessa Olga di Savoia, Duchessa di Savoia e Duchessa d'Aosta, S.A.R.la Principessa Isabella  di Savoia Aosta e S.A.R.il Principe Aimone di Savoia, Capo della Real Casa di Savoia

S.A.R. il Principe Aimone di Savoia, Duca di Savoia e Duca d'Aosta, Capo della Real Casa di Savoia

Le Bandiere del Regno d'Italia sulla scalinata della Basilica di San Miniato al Monte ( Firenze) coordinate dal Prof. Barardo Tassoni, Vicesegretario Nazionale dell'Unione Monarchica Italiana