Roma - Nella mattinata di sabato 8 novembre 2014, la centrale piazza Santi Apostoli, luogo simbolico tra il Quirinale e l’Altare della Patria, è stata colorata da centinaia di tricolori con lo stemma sabaudo portati in piazza dell’Unione Monarchica Italiana. I monarchici hanno organizzato un comizio per chiedere l’abrogazione dell’articolo 139 della Costituzione che limita la sovranità popolare, imponendo una repubblica eterna. Era dal 1983, anno della scomparsa del Re Umberto II, che l'U.M.I. non organizzava una grande manifestazione di piazza e dai tempi del Fronte Monarchico Giovanile guidato da Sergio Boschiero, che così tante bandiere non si vedevano all'aperto. La mattinata, intanto che la piazza si riempiva, si è aperta con l'esecuzione di una selezione delle musiche più patriottiche di Giuseppe Verdi: da La battaglia di Legnano ai Vespri Siciliani, dal Nabucco all'Ernani. La Campana di San Giusto e la Leggenda del Piave hanno aperto la manifestazione, seguiti da Fratelli d'Italia e dalla Marcia Reale. Il Segretario nazionale U.M.I. Davide Colombo, primo ad intervenire, ha indicato nella manifestazione il punto di svolta per il monarchismo italiano che non si può più permettere di rimanere chiuso tra quattro mura ma deve tornare tra la gente e con la gente. Colombo ha focalizzato l'attenzione sulla crisi della repubblica e sulle ipocrisie sulle quali si basa. Il Sen. Giuseppe Basini, membro del Consiglio di Presidenza U.M.I., ha ricordato il ruolo storico che la Monarchia ebbe nel primo conflitto mondiale, a cento anni dall'evento, soffermandosi sul ruolo avuto dal Re Vittorio Emanuele III durante il convegno di Peschiera, in cui impose di resistere sulla linea del Piave. La conclusione del comizio è spettata al Presidente nazionale U.M.I. Avv. Alessandro Sacchi che ha contestato l’articolo 139, analizzando le contraddizioni della repubblica, ed ha esortato i monarchici a non demordere sull'affermare i propri valori. Sacchi ha anche mandato un chiaro messaggio alla politica: non saremo più disposti a fungere da serbatoio di voti ma ci impegneremo a votare chi concretamente si impegnerà per l'abrogazione dell'articolo 139. La mattinata si è conclusa con uno sfolgorante sventolio di bandiere sulle note della Leggenda del Piave. All'evento hanno presenziato tra il pubblico anche il vicepresidente del Senato, sen. Maurizio Gasparri e l'On. Adolfo Urso. Il Sottosegretario alla Giustizia, Dott. Cosimo Ferri, ha fatto giungere un messaggio di saluto ed il Presidente della Consulta dei Senatori del Regno, il Prof. Aldo Alessandro Mola, ha dato l'adesione dell'Istituzione che rappresenta all'evento. Presenti tra gli altri il Presidente del Circolo REX Ing. Domenico Giglio e il Delegato delle Guardie d'Onore di Roma Col. Paolo Caruso con numerose guardie. Tanti i monarchici giunti a Roma da tutta Italia. Sono stato organizzati anche dei pullman da Napoli, da Pescara, da Bari e da Avellino. Moltissimi i giovani del Fronte Monarchico Giovanile che hanno tenuto alte le bandiere del Regno. Piazza Santi Apostoli si è dimostrata un punto di partenza per quella che deve essere la campagna monarchica in questo periodo di profonda crisi repubblicana: l'orgoglio di mostrare la nostra bandiera e di affermare le nostre ragioni.

ROMA: L’U.M.I. PORTA IN PIAZZA CENTINAIA DI BANDIERE