di Davide Simone

Passaggi e conoscenze per il data & cultural insight:

-analisi dei data (big e small), per capire a fondo i sistemi di credenza da modificare

-comprensione e uso dei bias cognitivi , per definire i sistemi di verità e cosa è vero per una comunità o un individuo

-strategia organizzativa, direzionale e geopolitica, per definire nel dettaglio i metodi in cui modificare un eventuale regime di verità

-hacking media, per pianificare un eventuale “attacco” mediatico, ma soprattutto proteggersi da eventuali aggressioni (cyber o meno che siano)

Passaggi e conoscenze per il fake design:

-design contro-fattuale, per definire i principi base su cui costruire informazioni e notizie inventate (falso, confuso, ecc)

-creazione di contenuti , per ottenere quelli necessari basati sui principi indivuiduati

Passaggi e conoscenze per il perception management:

-management delle percezioni, per allineare i contenuti individuati con le credenze dei pubblici e definire i nuovi modelli di percezione da far rivivere

-tecniche di framing, per definire le cornici cognitive (testuali e visive) più adatte con cui presentare i contenuti individuati

-architettura delle credenze, per monitorare in progress eventuali cambiamenti nei regimi di verità e intervenire prontamente

Passaggi e conoscenze per il truth building:

-strategia narrativa, per costruire il piano dei racconti necessari a influenzare un pubblico in base ai contenuti individuati e ai framing decisi

-story editing per fare la preparazione e l'editing dei diversi racconti individuati in base ai passaggi precedenti (sia testuali sia visivi)

-narrowcasting, per adattare i diversi contenuti narrativi, dedicati ai diversi pubblici, sui diversi media scelti e farli girare su canali individuati in modo sistematico

Competenze legali

(A. Fontana)

Troviamo qui riassunto uno schema-base sulle competenze e le abilità necessarie tanto per fare propaganda (intesa come alterazione della verità) quanto per saperla riconoscere e disinnescare. Uno schema applicabile ad ogni spazio del sapere e utilizzabile contro qualsiasi bersaglio, incentrato su un sistema complesso e definito di saperi ed esperienze. Non è insomma possibile improvvisarsi comunicatori e propagandisti, come non è possibile improvvisarsi debunker. Più nel dettaglio e come insegna il modello anglo-americano, sarà preferibile un lavoro d' equipe, in cui ognuno è destinato al proprio ambito di formazione specifico. Nel caso del debunking la mancanza di un adeguato background rischia di esporre all'errore, ma soprattutto alla contaminazione dell'elemento ideologico ed emotivo, fornendo un assist ideale all'“avversario.”