Parola di Re

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L'UMI è istituita per raccogliere e guidare tutti i monarchici, senza esclusioni, al fine di ricomporre in sè quella concordia discors che è una delle ragioni d'essere della Monarchia e condizione di ogni progresso politico e sociale. Suo compito non è la partecipazione diretta alla lotta politica dei partiti, ma la affermazione e la difesa degli ideali supremi di Patria e libertà, che la mia casa rappresenta.


(Umberto II - 1956)

Il fascismo di Casa Pound

di Giuseppe Borgioli

È da mesi che giornali e televisioni, agenzie italiane e straniere ci martellano sul cosiddetto “fascismo di Casa Pound”, il fascismo del terzo millennio secondo una auto confessione.

Francamente pensavamo che dopo la storiografia di Renzo De Felice e degli altri autori anche di sinistra tutti avessero capito che il fascismo storico, quello di Mussolini per intenderci, è nel bene o nel male un fenomeno irripetibile. Infatti, i militanti di Casa Pound si autodefiniscono “fascisti del terzo millennio” per marcare la loro originalità e distanza rispetto il fascismo del XX secolo. È una definizione che sa più di utopia che di rievocazione storica.

Il fascismo, sia quello diciannovista delle origini, sia il regime consolidato e sia l’estremo sussulto repubblichino resta una ideologia del Novecento consegnata al giudizio della storia.

Dietro questa adesione di sapore ideologico c’è la rabbia (in parte giustificata) di chi vede calpestati ogni giorno le attese della povera gente, di chi vede nella modernità il tentativo di omologare tutto e tutti, di chi avverte sulla propria pelle la globalizzazione come la forma più avanzata di totalitarismo.

Ma il fascismo è pur sempre una ideologia modernista, una rivoluzione anzi la rivoluzione del Novecento. E Mussolini si era abbeverato alla fonte del pensiero rivoluzionario e postrivoluzionario soprattutto francese. Faceva onore al nome Benito, come Benito Juarez il rivoluzionario messicano-

Quando scoppiano le bagarre fra i militanti di Casa Pound e i centri sociali, la sinistra parteggia per questi ultimi senza rendersi conte conto che si tratta di liti (violente) fra consanguinei.

La Monarchia è un’altra cosa. Non è un’ideologia. È un principio dell’organizzazione della società e degli stati.

Non avrebbe senso parlare della “Monarchia del terzo millennio”.

In una antica leggenda il tempo bussò alle porte dei potenti che gli aprirono intimoriti.

Bussò anche alle porte del Re che non gli aprì perché – disse - io appartengo alla storia.