Domenica scorsa l'U.M.I. ha ricordato la strage della famiglia imperiale russa in un luogo martoriato dal terremoto: Castelluccio di Norcia la cui piana è coperta dalla "fioritura “delle lenticchie proprio in questi giorni. Nel corso dell'incontro avvenuto su panche all'aperto di fronte ai resti dell'unico hotel che esisteva nel luogo, il Prof. Berardo Tassoni ha ricordato come il metodo sanguinario della rivoluzione francese concludesse il suo ciclo con la decapitazione del vertice dello stato smantellato : Luigi XVI e Maria Antonietta "rei “soltanto di essere I simboli viventi dello stato   abbattuto, cosi la sanguinaria rivoluzione russa parti con la strage dell'intera famiglia imperiale dei Romanov....per lasciare sul campo più di  ottanta milioni di morti ...! Ma a cento anni dagli eventi, in Russia c’è un nuovo zar, sia pure elettivo, il comunismo è morto e sepolto…e l’intera famiglia imperiale: santificata dalla Chiesa Ortodossa e venerata dai russi del 2018. Quando si dice vichianamente "Corsi e ricorsi della storia", fin quando, foscolianamente,"il sole risplenderà sulle sciagure umane "come sui resti di queste case di Castelluccio, di Arquata del Tronto, di Norcia e dei luoghi martoriati dal terremoto...ha concluso l'Ispettore Nazionale dell'Unione Monarchica Italiana.