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Avrebbe compiuto 101 anni il prossimo 14 luglio Donna Assunta, com’era chiamata familiarmente dagli amici e con rispetto dagli avversari, moglie di Giorgio Almirante, fondatore e leader storico di una destra che con lui e per lui ha saputo avviarsi lungo un percorso non facile attraverso i decenni, da quel 26 dicembre 1946, lontanissimo esordio del Movimento Sociale Italiano, da iniziale partito dei reduci della Repubblica Sociale Italiana a movimento capace di inglobare liberali, monarchici, cattolici tradizionalisti, accomunati dall’amore per la Patria, difensori della identità italiana, fino alla più recente evoluzione di stampo conservatore portata avanti da Giorgia Meloni in Italia ed in Europa.

Scriveranno che è stata la “memoria storica” della Destra Italiana, per aver richiamato costantemente le idee e i propositi del marito, spesso prendendo posizioni nette e coraggiose in tutte le vicende politiche della destra, dalla “svolta” di Fiuggi alla nascita di Alleanza Nazionale e, poi, di Fratelli d’Italia.

Calabrese di nascita ma romana di adozione era ironica e disincantata come sanno esserlo gli abitanti dell’Urbe che nel corso dei secoli ne hanno viste tante che di nulla possono ormai stupirsi.

L’abbiamo vista commuoversi dinanzi al tricolore, anche nella versione risorgimentale, quella che il Re Carlo Alberto diede alle sue truppe quel 23 marzo 1848 quando passarono il Mincio. E fu l’inizio della prima delle guerre d’indipendenza nazionale.

Donna Assunta Almirante