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Era il più anziano sovrano d’Europa, Michele I di Romania, Hohenzollern-Sigmaringen, uno degli ultimi Capi di Stato della seconda guerra mondiale insieme a Simeone II di Bulgaria, figlio di Re Boris III e di Giovanna di Savoia, figlia di Re Vittorio Emanuele III.

Re Michele, al quale il titolo sovrano era stato riconosciuto dalla Repubblica di Romania, discendente della Regina Vittoria d’Inghilterra e cugino di terzo grado della Regina Elisabetta II, era nato a Sinaia nel castello di Foişor il 25 ottobre 1921, figlio del Principe della corona Carlo e di Elena di Grecia, era cugino di primo grado di S.A.R. il Principe Amedeo di Savoia, Duca d'Aosta.

Ha avuto una vita travagliata Re Michele, come la Romania nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Prima alleata di Hitler con il dittatore Ion Antonescu, poi di Inghilterra, Francia, Stati Uniti e Russia a seguito di un colpo di stato attuato dallo stesso sovrano il 23 agosto 1944, quando il dittatore fu destituito. Questo, tuttavia, non impedirà ai sovietici di occuparla e di instaurare un regime comunista.

Michele fu Re dal 1927 soggetto ad una reggenza all'8 giugno 1930 e dal 6 settembre 1940 al 30 dicembre 1947, quando fu deposto dai comunisti che nel frattempo avevano conquistato il potere al seguito delle armate sovietiche.

Gli fu assegnato il più alto grado della legione di merito da parte del Presidente degli Stati Uniti Harry Truman. Decorato con l'ordine della Vittoria sovietico da Stalin per il coraggio personale nel rovesciare Antonescu, e per aver posto fine alla guerra della Romania contro gli Alleati, non poté evitare l’invasione e la instaurazione di un regime comunista. Nel corso del 1947 i comunisti imposero la “dittatura del proletariato” e costrinsero Michele ad abdicare il 30 dicembre dello stesso anno. Si recò dapprima in Inghilterra, dove aveva conosciuto la principessa Anna di Borbone Parma, che poi sposerà, quindi in Svizzera a Losanna, dove lavorò per un'industria locale.

Caduto il regime comunista di Ceauşescu Re Michele tentò più volte di rientrare in patria, sempre fermato alla frontiera, fino a quando poté definire con il governo repubblicano le condizioni per tornare in Romania dove fu accolto da più di un milione di persone. Aveva stabilito la sua residenza nel Palazzo di Elisabetta dove riceveva autorità e concittadini.

Michele I ha avuto cinque figlie, Margherita, Elena, Irina, Sofia e Maria.